Annate
Annate

Annate

2022

Il 2022 è stato un anno segnato da un particolare periodo di siccità iniziato già a fine inverno e perdurato per buona parte dell’estate. Una svolta decisiva è stata a metà agosto, quando si è verificato il primo di una serie di temporali che sono stati provvidenziali per il periodo più cruciale di maturazione delle uve. Le varietà bolgheresi hanno mostrato di saper reagire in modo molto positivo, resistendo da un lato alla mancanza di acqua iniziale e dall’altro metabolizzando al meglio e il più in fretta possibile le piogge, consentendo alla fine una maturazione ottimale, in special modo per le varietà meno precoci. La vendemmia è partita in anticipo, in media verso la terza settimana di agosto, e si è conclusa a fine settembre. Diversamente dalle aspettative iniziali dell’estate i vini mostrano gradi alcolici non eccessivi, acidità ed estrazioni di buon livello e mantengono quella freschezza e quell’eleganza che sono tipiche dei vini di Bolgheri.

2021

La 2021 ha le caratteristiche di una grande annata bolgherese. Il periodo inverno-primavera, caratterizzato da moltissime piogge si è contrapposto a quello estivo dove invece queste sono state praticamente assenti. Una situazione complementare, dove la profondità dei suoli, una delle virtù del nostro territorio, è stata fondamentale per ottenere un grande risultato. In particolare ha consentito alle piante, anche durante i 3 mesi di assenza di piogge, di accedere all’acqua che si era depositata nel suolo nei mesi precedenti. È una vendemmia in cui tutta l’unicità di Bolgheri può esprimersi perfettamente attraverso forza, finezza ed eleganza.

2020

L’inverno è stato mite e piovoso. A marzo in alcune notti le temperature si sono avvicinate alla 0, ma non ci sono stati problemi legati al gelo. La primavera è stata calda con precipitazioni nella norma, garantendo un regolare sviluppo vegetativo fino alla fioritura. A metà giugno ci sono state le ultime grandi piogge prima dell’estate, che è stata calda e asciutta. Sì è dovuto attendere fino al termine di agosto per nuove precipitazioni e per un abbassamento delle temperature risalite poi verso la metà di settembre.

2019

Le temperature sia invernali che primaverili sono state più fresche del solito. Il ciclo vegetativo, partito quindi con ritardo, è poi accelerato a partire da fine maggio quando le temperature sono cresciute rapidamente. Il clima estivo è stato soleggiato e stabile, perdurando fino alla fine della vendemmia, che è stata ottima sotto tutti i punti di vista.

2018

L’inverno della 2018 è stato rigido con diversi giorni di temperatura sotto lo zero, cosa che non si verificava da diversi anni ormai. L’ultimo periodo è stato segnato da frequenti piogge che sono proseguite anche durante la primavera, cosa che ha ripristinato del tutto le riserve idriche del terreno, in parte ridotte dalla siccità della 2017. Il germogliamento è avvenuto dunque in ritardo, ma le condizioni metereologiche molto buone da aprile in poi hanno favorito la crescita, portando addirittura a una fioritura leggermente anticipata. La classica calura estiva si è manifestata durante tutto il mese di luglio e nella prima metà di agosto, fino a che qualche pioggia ha abbassato le temperature dando ristoro alle piante. Il bel tempo protrattosi fino a settembre ha garantito una conclusione equilibrata della vendemmia.

2017

L’annata 2017 parte con un inverno decisamente mite cui gli succede un inizio di primavera con temperature altrettanto sopra la media. A fine aprile la Toscana, ed anche l’Italia in generale, è stata coinvolta da un brusco calo delle temperature, che fortunatamente non ha creato alcun problema a Bolgheri per via della vicinanza al mare. Il periodo da fine primavera ad agosto è stato caldo e siccitoso, cosa che ha ridotto le dimensioni dei grappoli e quindi delle rese. Da fine agosto un serie di piogge ha riportato equilibrio, garantendo così un’ottimale conclusione della vendemmia, in particolar modo per le varietà tardive come i Cabernet.

2016

Come la scorsa annata, anche il 2016 è stato un anno ideale per la vendemmia. L’inverno è stato caldo e con piogge a fine febbraio che hanno consentito l’accumulo di riserve idriche per lo sviluppo delle piante. La fase vegetativa si è svolta in maniera regolare e lineare, grazie a condizioni climatiche e di precipitazioni in perfetta media stagionale. L’estate è stata calda, ma senza eccessivi picchi di temperatura e soprattutto con un’eccellente escursione giorno/notte. Queste condizioni ideali si sono mantenute fino alla fine della vendemmia, anch’essa regolare e priva di anomalie.

2015

L’annata 2015 è stata decisamente regolare e ha rispettato tutti gli standard di una vendemmia da manuale. L’ inverno piuttosto piovoso ha preceduto una primavera mite e soleggiata, che ha portato a un germogliamento e ad una fioritura rapidi e ideali. L’inizio dell’estate è stato caldo e con scarse precipitazioni, mentre la seconda metà, a partire da fine luglio, è stata decisamente più mite, con anche qualche pioggia in agosto che oltre a rinfrescare l’aria ha anche evitato un eccessivo stress alle piante. Queste condizioni, protrattesi anche durante tutto il periodo vendemmiale, hanno permesso alle uve di raggiungere una maturazione assolutamente perfetta.

2014

L’annata 2014 è stata piuttosto atipica per gli stand del territorio. L’inverno caldo e piovoso è stato seguito da una primavera leggermente tardiva, ma mite è asciutta, che ha permesso un normale sviluppo vegetativo. Dalla fine di luglio il tempo è stato freddo e piovoso rallentando il normale corso di maturazione delle uve. Fortunatamente i mesi di settembre e ottobre hanno visto delle condizioni perfette con tempo prevalentemente soleggiato e asciutto, che ha permesso di concludere le maturazioni, pur se con insolito ritardo.

2013

L’inverno è stato particolarmente piovoso e anche la primavera ha mantenuto alti livelli di precipitazioni con temperature più basse delle media, che hanno portato a un lento sviluppo vegetativo, ritardato circa di una decina di giorni. L’estate è stata calda e asciutta, in linea con la media stagionale. Le piogge non sono state frequenti, ma importanti in termini di intensità, come nel caso di qualche temporale ad agosto. Settembre è stato mite e la maturazione delle uve lenta e graduale, con ottimi livelli di acidità. La vendemmia si è verificata in ritardo, cominciando per molte aziende solo dalla seconda metà di settembre.

2012

L’inverno è stato molto freddo rispetto alla media stagionale, tanto che a febbraio si è avuta anche un’insolita nevicata. In primavera il germogliamento è iniziato con leggero ritardo a causa delle basse temperature. Da maggio il clima ha iniziato a essere caldo e secco, anticipando l’arrivo dell’estate. A giugno si sono verificate alcune precipitazioni, che hanno dato sollievo alle piante, ricostituendo le loro riserve idriche, necessarie per affrontare un’estate particolarmente calda, con piogge scarse, giornate molto soleggiate e notti fresche, le quali hanno evitato un eccesivo stress alle vigne. La vendemmia è partita in anticipo e le uve sono state raccolte a maturazione ottimale con un alto sviluppo di polifenoli e tannini di alta qualità.

2011

L’inverno è stato abbastanza freddo con buone precipitazioni. La primavera è stata mite e ha in molti casi leggermente anticipato il ciclo vegetativo delle viti. A seguito dell’invaiatura ci sono state alcune precipitazioni, mai eccessive, che hanno garantito l’apporto idrico ottimale per lo sviluppo dei grappoli. L’estate è stata particolarmente calda, soprattutto nel mese di agosto, mantenendo comunque una buona escursione termica. La maturazione delle uve è stata dunque accelerata e un settembre fresco ha fortunatamente portato avanti al meglio questa situazione, garantendo uve eccellenti con livelli di polifenoli eccezionali.

2010

Primavera fresca e caratterizzata da abbondanti piogge.
Questa situazione ha causato un ritardo vegetativo di 10 -12 giorni.
L’inizio dell’estate è stato caldo e soleggiato.
La vegetazione, a causa delle notevoli disponibilità idriche, ha spinto molto producendo una quantità alta di grappoli. Alcune aziende hanno effettuato diradamenti decisi, ma nonostante questo hanno ottenuto comunque delle rese per ettaro alte.
Dall’inizio di settembre si sono avute, invece, alternanze di giorni piovosi con giorni caldi e soleggiati.
Il ritardo di maturazione si è così portato sui 12 – 15 giorni.
I merlot sono stati vendemmiati mediamente nei primi giorni di settembre. A seguire il syrah ed il cabernet franc, mentre il cabernet sauvignon è stato raccolto nell’ultima settimana di settembre e nella prima di ottobre.
I primi assaggi dei mosti mostrano merlot molto freschi e fruttati, cabernet franc profumati e di estrema eleganza, così come qualche syrah che manifesta profili olfattivi e gustativi simili al Rodano.
L’impressione è che, in presenza di interventi tempestivi nella gestione del vigneto, si disponga di un ottimo materiale, meno strutturato ed alcolico, ma di grande maturità ed eleganza.

2009

Inverno e primavera caratterizzati da notevole piovosità e temperature fresche. Questa situazione ha reso possibile la creazione di notevoli riserve idriche nel suolo. Il germoglia mento è avvenuto nella norma tra fine marzo e prima decade di aprile. Il  maggio asciutto ha consentito fioritura ed allegazione regolari e senza problemi. L’estate è stata calda con luglio e agosto con temperature spesso intorno ai 30-32°, con picco di 35° ed escursioni termiche limitate a 10-12°. Le maturazioni sono state pertanto accelerate, in particolare per i vitigni precoci come il Merlot. Le vendemmie sono iniziate a fine agosto proprio con le varietà precoci, mentre per le tardive le piogge di metà settembre hanno frenato e reso più graduale la maturazione, che ha portato ad una vendemmia con uve in condizioni ottimali.

2008

Inverno caldo e relativamente asciutto. Forte piovosità primaverile con piogge continue da 4 marzo a metà giugno (110 mm pioggia da inizio maggio al 20 giugno), con rallentamento dell’allegagione e rischi di attacco di peronospora. Le varietà precoci sono penalizzate ed è difficile fare i trattamenti a causa del terreno bagnato. Da metà giugno a metà settembre il clima è stato caldo intenso asciutto e soleggiato.  Qualche pioggia a metà agosto ridona energia alla vigna e garantisce un decorso regolare per la maturazione grazie anche ad una buona escursione termica tra notte e giorno. A settembre le temperature hanno un leggero calo. Vendemmia ai primi di settembre per le varietà precoci, da metà a fine settembre per Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Vini concentrati, ma con acidità stabile più alta delle annate standard, sicuramente longevi.

2007

Inverno mite con precipitazioni inferiori e temperature superiori alla norma. Il germogliamento è anticipato di circa 10 gorni rispetto alla media. Primavera mite con alcune piogge ben distribuite: ottimo sviluppo vegetativo e fioritura anticipata. Il giugno è stato piovoso su tutta la Costa Toscana e l’estate inizia con un luglio caldo e secco., mentre in agosto il clima è più fresco con piogge intense nella seconda quindicina, che annullano l’effetto dell’anticipo stagionale sulla maturazione. Settembre con bel tempo, asciutto e con importanti escursioni termiche. La maturazione è perfetta, lenta e progressiva con concentrazione di aromi e polifenoli senza sovra maturazione. Condizioni ideali per la raccolta.

2006

La prima fase della stagione 2006 è stata caratterizzata da mesi invernali freddi e piovosi che hanno lasciato in dote un ritardo nel germogliamento che le calde giornate primaverili non hanno recuperato portando così la fioritura oltre la prima settimana di giugno. L’estate è stata quasi priva di precipitazioni sulla costa Toscana, ma fortunatamente è stata accompagnata da temperature mai torride e questo andamento ha consentito alle viti  di sviluppare un buon potenziale aromatico e produttivo . Le uve si sono così presentate all’inizio della vendemmia in modo perfetto: concentrate e omogeneamente mature.

2005

La prima parte dell’annata 2005, a parte qualche giornata particolarmente rigida tra febbraio e marzo che ha ritardato il germogliamento di pochi giorni, è stata caratterizzato da un inverno piuttosto mite seguito da una primavera repentinamente calda e soleggiata. Questo ha avuto l’effetto di anticipare la fioritura di una settimana,  intorno al 20 Maggio per le varietà precoci. Il vigore vegetativo così come il potenziale produttivo si sono mostrati da subito in perfetto equilibrio. Il livello del diradamento grappoli, di conseguenza, si è mantenuto nella regolarità della media annuale.  Giugno e Luglio hanno fatto il loro dovere: caldo, sole, appena qualche pioggia… perfetto perché l’invaiatura si completasse  in modo omogeneo.  Infine in agosto la maturazione ha continuato a svolgersi progressivamente con  temperature costanti e mai superiori alle medie stagionali (32 °C). Qualche pioggia a cavallo di Ferragosto infine ha contribuito allo sviluppo ottimale del grappolo. A fine agosto le prime analisi misuravano un altissimo potenziale polifenolico, viatico per una grande annata. La vendemmia, iniziata il 30 Agosto con i merlot delle vigne più giovani, è poi stata sovente interrotta da qualche pioggia ma il vento dal mare ha asciugato velocemente i grappoli e la solerzia dei vendemmiatori ha permesso alle uve di arrivare perfette in cantina.  Il giorno 11 di ottobre è stato colto l’ultimo vigneto di Cabernet Sauvignon terminando una vendemmia che ci ha visti impegnati per 23 giornate di lavoro effettivo.

2004

Uno degli andamenti climatici più regolari degli ultimi venti anni.
Nel periodo invernale si è avuto un buon apporto idrico e temperature basse, ma senza eccessi.
In primavera si sono avute ancora piogge regolari non dilavanti, soprattutto in aprile, con una buona alternanza di giornate soleggiate.
La torrida stagione del 2003 ha provocato un eccesso di fertilità delle gemme, che è stato limitato dal diradamento dei grappoli.
L’estate si è svolta con un soleggiamento perfetto, con temperature calde, mai eccessive. Tutte le varietà hanno avuto uno sviluppo vegetativo omogeneo, lento e regolare.
Le vendemmie hanno avuto inizio agli inizi di settembre per le varietà nere più precoci come il merlot, e si sono protratte fino a fine settembre, primi di ottobre con i cabernet sauvignon, ben in anticipo sull’inizio delle piogge (ottobre è stato il mese più piovoso del 2004 con quasi 140 mm).
Per tutte le uve, per le bianche in particolare, è interessante mettere in rilievo l’ottima maturità aromatica raggiunta grazie alla regolarità climatica, caratterizzata da buone escursioni termiche giornaliere.

2003

Autunno-inverno molto piovosi e con temperature rigide, cosa che ha consentito un eccellente accumulo di acqua nei terreni. Primavera-estate sono state, invece, tra le più calde e siccitose degli ultimi anni. Le alte temperature primaverili hanno permesso un buon germogliamento per tutte le varietà, seguito da ottimali condizioni di fioritura e allegagione. In estate, le alte temperature hanno provocato anticipi di maturazione zuccherina, e, nelle zone più aride e con le varietà precoci, si sono avuti problemi nel completamento delle maturità fenoliche. I vini migliori provengono dalle zone più fresche e dai terreni con buon contenuto in argilla. Durante la vendemmia le escursioni termiche tra giorno e notte si sono regolarizzate, consentendo, in molti casi di completare le maturazioni. I vini di quest’annata risultano generalmente potenti e solari, con buone concentrazioni e  tenore alcolico elevato.

2002

Primavera con temperature leggermente superiori alla media stagionale e con piovosità accentuata. Questo ha favorito un germogliamento precoce, che si è sviluppato in un’ottima fioritura e allegagione, con equilibrato carico produttivo sulle piante. Dalla metà di luglio in poi si è verificata una piovosità continua, con temperature generalmente inferiori alle medie, che ha determinato problemi sia sul normale andamento della maturazione, sia sullo stato sanitario dei grappoli. Anche in raccolta l’andamento climatico è stato variabile, con un periodo stabile, nel quale sono state raccolte uve ad un discreto grado di maturità, e con un finale di nuovo piovoso, che non ha consentito, ad alcune aziende, di realizzare il vino di punta. La vendemmia 2002 è stata una delle più difficili dell’ultimo decennio, ma in alcune zone, quelle con microclimi generalmente molto caldi nelle annate normali, o con ottima ventilazione, si sono ottenuti risultati di assoluta eccellenza, con vini forse meno concentrati, ma di grande eleganza ed equilibrio. A livello di vinificazione e affinamento, le macerazioni sono state più brevi, ed il passaggio in legno meno prolungato, spesso con buona percentuale di fusti di secondo passaggio.

2001

Inverno mite e anticipo di germogliamento. Gelata alla vigilia di Pasqua (-3°) che ha provocato danni a macchia di leopardo, ma soprattutto nelle zone basse. Primavera fresca all’inizio, poi picchi di caldo in maggio. Estate nella norma con la seconda metà di agosto molto calda. Flussi di aria fredda all’inizio di settembre hanno rallentato la maturazione del cabernet, che si è comunque compiuta in maniera più che soddisfacente.

2000

Eccellenti condizioni climatiche in primavera con instaurazione di ottimo equilibrio vegeto-produttivo delle piante. Invaiatura anticipata di circa 10 giorni (fine Luglio-inizio Agosto). Estate inizialmente regolare, poi torrida da metà agosto fino alla prima decade di settembre. Maturazioni anticipate che hanno portato ad anticipi di vendemmia anche di dieci giorni rispetto alla normalità.

1999

Inverno freddo, ma primavera abbastanza piovosa e temperature superiori alle medie stagionali. Questo ha favorito un germogliamento anticipato con fioritura seguita da abbondante allegagione, che ha comunque provocato una produzione superiore alle aspettative. L’estate è iniziata con buona piovosità, che ha favorito un buon equilibrio vegetativo. In seguito il caldo e l’assenza di precipitazioni ha portato ad un anticipo dell’invaiatura di una settimana, con una notevole omogeneità dei grappoli. E’ stato in più casi necessario attuare un buon diradamento della produzione in eccesso. La maturazione delle uve è avvenuta nel migliore dei modi, grazie ad un mese di settembre dall’andamento climatico molto regolare.

1998

Inverno con precipitazioni abbondanti e temperature miti, inizio primavera temperato e secco. Il germogliamento è stato precoce e si è avuto un anticipo del ciclo vegetativo, poi stabilizzatosi per le piogge di maggio.Giugno molto caldo con anticipo nel ciclo vegetativo. Estate molto calda e soleggiata, con temperature generalmente al di sopra della media. L’anticipo nel ciclo vegetativo è stato per questo leggermente rallentato, ma le maturazioni sono avvenute comunque con un anticipo di circa una settimana rispetto al normale. Sono stati effettuati diradamenti anche sostanziosi per le varietà precoci (20% per il merlot), per permettere una maturazione ottimale delle uve rimanenti.

1997

Primavera calda temperata molto secca, con germogliamento precoce. Drastico calo delle temperature a metà aprile con blocco della crescita dei germogli. Da maggio si è avuto un rialzo delle temperature ed i mesi estivi sono stati caratterizzati da un clima caldo e secco che è continuato fino alla vendemmia, svoltasi nella prima parte di settembre, consentendo di raccogliere uve con alta concentrazione zuccherina e perfettamente sane. La vendemmia 97, scarsa dal punto di vista della quantità è risultata eccezionale dal punto di vista qualitativo.

1996

La primavera, inizialmente fresca, ha provocato un ritardo nel germogliamento, ma la fioritura e l’allegagione sono state ottime. L’estate, inizialmente regolare, ha visto un cambiamento del clima verso la seconda metà di agosto, quando alcune piogge hanno rallentato la maturazione. Il settembre caldo ha permesso il completamento della maturazione delle uve, ma la piovosità ha costretto a ritardare la raccolta. Il merlot è stato vendemmiato nella prima decade di settembre, mentre i cabernet tra fine settembre e la prima decade di ottobre.

1995

Primavera tarda ed estate irregolare, con qualche periodo piovoso. Da settembre in poi il clima è tornato perfetto, consentendo un’ottimale maturazione delle uve.